Martedì 12 aprile è stata inviata ai commissari di governo delle province di Trento e Bolzano e al presidente della Valle d’Aosta, una circolare del Ministero dell’Interno che dà il via libera all’abbattimento dei lupi, visto il considerevole aumento di questi esemplari, solo nei casi in cui non ci siano alternative.
Sono state immediate le lamentele da parte degli animalisti del WWF e dell’Enpa che hanno rivendicato la legge 357 del 1997 sulla tutela del lupo e hanno minacciato di essere pronti a intervenire con esposti e denunce, in caso anche un solo esemplare venisse ucciso. A firmare la circolare è stato Matteo Piantedosi, capo di gabinetto del Ministro dell’Interno, che ha dichiarato “l‘esigenza di adottare interventi di carattere preventivo ai fini della tutela della pubblica incolumità e della salvaguardia delle attività tradizionalmente legate alla montagna, all’agricoltura e alla zootecnica“.
La decisione quindi sembrerebbe essere stata presa a motivo di ordine pubblico e salvaguardia dell’economia montana, che vede da anni pastori pieni di rabbia per la perdita, a causa del lupo, di molti ovini, caprini e suini. Finiranno i contrasti sulla questione del lupo? Quello che è certo è che da martedì questo animale non avrà più vita tranquilla.