L’Iliade narra l’ultimo assedio e la distruzione di Troia per mano degli Achei. Tutto inizia al banchetto per le nozze di Teti e Peleo, a cui erano stati invitati tutti gli dei dell’Olimpo tranne Eris. Quest’ultima, per vendicarsi. lanciò una mela d’oro, su cui c’era scritto “la più bella”.
Era, Afrodite ed Atena si contendevano la mela, ma Zeus incapace di scegliere decise, che le tre dee dovevano andare sulla terra per sottoporsi al giudizio di Paride (figlio di Priamo) il quale assegnò la mela d’oro ad Afrodite, poiché gli aveva promesso la bella Elena (moglie di Menelao di Sparta). Paride fu inviato a Sparta, rapí Elena causando l’ira degli Atridi.
Agamennone volle vendicare l’offesa e fece radunare le navi, pronte per salpare verso Troia, che poi venne distrutta.
Alcune curiosità che magari non conoscete:
- L’idea del cavallo di Troia non fu di Ulisse, ma la sentì sussurrare da due soldati del suo esercito e lo disse ad Agamennone, prendendosi il merito.
- I soldati di Achille, i famosissimi “Mirmidoni” (μυρηξ= formica) furono un un regalo di Zeus a Peleo ed erano un gruppo di formiche . Poi, Achille lo trasformò in un imbattibile esercito.
- Si dice che Paride venne ucciso da un zoppo chiamato Filottete, che ci riuscì grazie alle armi di Eracle, che ricevette in dono.
- Il figlio di Achille entrò in battaglia a 12 anni. Infatti si pensa che Pirro, rimasto con il nonno materno nella tenda, venne avvisato da Ulisse della morte del padre e convinto a combattere. Il nome del figlio di Achille deriva dal nominativo acquisito dell’eroe Acheo, nel momento in cui non voleva prendere parte alla spedizione contro Troia e grazie alla madre (Teti ninfa marina) era riuscito a celarsi sotto spoglie femminili alla corte di Nicomede, con il nome di Pirra.
- Diomede, affiancato da Atena, distrusse buona parte dei nemici in campo, ma preso dalla follia rischiò di uccidere Ares (dio della guerra) ed Afrodite dea della bellezza).
- Achille, pur essendo figlio di una ninfa del mare, corse il rischio di morire annegato nel fiume Scamandro, il quale disgustato da tutte le morti che procurava Achille ai Troiani in campo ma soprattutto per il fatto che l’eroe gettava i cadaveri nelle sue acque impregnandole di sangue, provocò una piena dove si pensa che Achille potesse morire.
- A provocare la morte di Achille si pensa sia stata una donna, Polissena (figlia di Priamo ed Ecuba), che entrando nel tempio dedicato ad Apollo, abbaglia con la sua bellezza Achille, che ne rimane incantato ed viene colpito al tallone.