In quale città italiana si vive meglio? In quale peggio? “Italia oggi” si è occupata della questione, come ogni anno, e ha stilato la classifica ufficiale del 2020 delle città italiane per vivibilità. Sono state inserite nella classifica le 107 province della penisola.
Otto sono stati i parametri sulla base dei quali è stata stilata la graduatoria: ambiente, reati e sicurezza, sicurezza sociale, istruzione e formazione, affari e lavoro, reddito e ricchezza, tempo libero e sistema sanitario.

Ad aggiudicarsi il primo posto è stata Pordenone, seguita da Trento. Posizioni invertite rispetto alla scorsa classifica, quella del 2019, in cui la prima posizione spettò invece al capoluogo del Trentino, che si mise alle spalle proprio la città friulana. Sul gradino più basso del podio si posiziona Vicenza, seguita da un’altra città veneta, Padova. Chiude la top five Ascoli Piceno, che ha guadagnato ben trentadue posizioni rispetto alla scorsa edizione.
Ed è alle spalle della città marchigiana che si piazza Verona, migliorando di non poco la ventitreesima posizione dello scorso anno. Un’altra veneta segue la città scaligera, ovvero Treviso. Chiudono la top ten Bolzano, Udine e Siena.
Le rimanenti tre province venete si trovano al diciannovesimo (Belluno), ventesimo (Rovigo) e trentesimo (Venezia) posto. Risultati eccellenti per la nostra Regione.
Terribile batosta per Milano, che cade dalla ventinovesima posizione del 2019 alla quarantacinquesima, sia poiché la pandemia di Covid-19, che ha influito sui parametri, ha avuto effetti critici sul capoluogo lombardo, sia per un esponenziale aumento della criminalità.
Gli effetti della pandemia hanno influito negativamente anche sulla posizione delle città di Bergamo (quarantesima, dopo essere stata ventunesima la scorsa edizione), Lodi (ha perso trentasette posizioni), Piacenza (ne ha perse quarantuno) e Cremona (indietreggiata di addirittura quarantasei posizioni).

Roma invece si migliora, passando dalla settantaseiesima posizione alla cinquantesima. Anche Napoli fa un piccolo passo avanti, ma delude ugualmente: dalla terzultima posizione della scorsa edizione risale solo alla quintultima. Molto deludente anche Torino, che passa dalla quarantanovesima alla sessantaquattresima posizione.
Maglia nera per Foggia, preceduta da Crotone (penultima) e Agrigento (terzultima, dopo essere stata ultima nell’edizione dell’anno scorso).
Quindi, sebbene fortemente ferita dal Covid, Verona ha centrato un ottimo risultato. Vedremo se la città scaligera riuscirà a mantenere o addirittura migliorare questo eccellente esito, il migliore delle ultime edizioni.