Sempre più vicini in questo cielo, i due pianeti hanno regalato uno spettacolo sempre più affascinante a chi è riuscito a vederli verso sud ovest dopo il tramonto.
L’evento è culminato proprio ieri, 21 dicembre, giorno della “grande congiunzione“, in cui i due pianeti, distanti 886 milioni di chilometri, sono apparsi indistinguibili per un effetto ottico.
Questa congiunzione è stata la più ravvicinata tra i due corpi dal 1623, e per osservare di nuovo un tale spettacolo, bisognerà attendere fino al 2080.

A occhio nudo, i due pianeti sono apparsi quasi indistinguibili, ma con un piccolo telescopio era possibile vederli nello stesso campo visivo. I due corpi si avvicinano circa ogni 20 anni, ma poche congiunzioni danno effetti spettacolari per noi della Terra.
Secondo i calcoli, nel 1623 i due pianeti erano troppo vicini al Sole per poter essere osservati. Per poter arrivare a una grande congiunzione che sia stata vista dall’uomo bisogna tornare al 1226.
L’evento è stato breve: i due pianeti sono rimasti visibili meno di due ore prima di scomparire dietro l’orizzonte, e poi hanno cominciato ad allontanarsi nel cielo.
Per l’occasione, alcune sedi italiane dell’INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica) hanno trasmesso in diretta l’evento su Facebook e Youtube.

C’è anche un riferimento natalizio visto che una delle ipotesi per spiegare la “Stella di Betlemme” sarebbe proprio una di queste congiunzioni, avvenuta nel 7/6 a.C. circa.