In questo preciso momento storico tutto il mondo, in particolare sotto il profilo dell’economia, è in sofferenza a causa delle restrizioni adottate e così anche i cinema, come molte altre attività, restano chiusi per evitare contagi.
Il clamoroso ritorno dei “Drive-in”, meglio conosciuti come cinema all’aperto, ha ingenerato nuove speranze negli amanti dello spettacolo di continuare a vedere i loro film preferiti in totale sicurezza, senza privarsi della possibilità di stare in compagnia mantenendo le dovute distanze.
Per anni il numero dei “Drive-in” negli USA era notevolmente diminuito, ma con l’ascesa del virus nel 2020 i cinema all’aperto sono tornati nuovamente in auge.
Questa tipologia di cinema è un’icona culturale di quello che era lo stile di vita degli americani del Ventesimo secolo e non solo; infatti, non c’è cosa più americana e classica di questa. Progressivamente, però, questo “fenomeno alternativo” ha raggiunto anche l’Italia (sebbene abbia riscosso decisamente meno successo).
A metà degli anni ‘50 i Drive-in erano sparsi ovunque, poiché erano molte le persone affascinate da questo modo particolare ed innovativo di guardare i grandi classici del mondo dello spettacolo in compagnia, disposti a rinunciare ad una buona qualità di suono e immagini, che venivano proiettate su un grande schermo (al centro di una sorta di parcheggio).

Quale l’origine del Drive-in?
Il cinema all’aperto nasce prettamente nella parte orientale degli Stati Uniti d’America nel 1933, anno in cui venne inaugurato il primo cinema all’aperto nel New Jersey con la proiezione della commedia inglese “Two White arms” di Fred Niblo; il biglietto, allora, costava solo pochi dollari e fu così che iniziò l’epopea dei “Drive-in”. Anche se la qualità non era delle migliori, le persone tendenzialmente non si preoccupavano di questo, poiché si trattava di un momento di condivisione.
Secondo alcune fonti, l’invenzione del cinema su quattro ruote si deve a Richard Milton Hollingshead, che elaborò il progetto per rendere felice la madre, dato che non sopportava più la scomodità delle piccole poltroncine degli eleganti e raffinati cinema dell’epoca; mai il suo inventore avrebbe pensato che la sua idea riscuotesse così tanto successo anche a livello internazionale.
L’esperienza el Drive-in consiste nell’arrivare in auto, pagare pochi dollari e godersi il film in totale tranquillità, seduti nella propria auto, sgranocchiando del cibo portato da casa.
Ovviamente, come in tutte le cose, ci sono i vantaggi e gli svantaggi ed anche i “Drive-in”, nonostante la possibilità di non essere “costretti” ad un determinato codice di abbigliamento, al fatto che si era comodi sulla propria macchina senza magari essere disturbati dal vicino di poltrona che dorme o mangia i pop-corn, andando così a rovinare quella che è l’esperienza tipica dei cinema al chiuso.
I “Drive-in” presentano alcuni svantaggi come il fatto che la violenza e la criminalità aumenta sempre di più e per tale ragione, solitamente si evita di uscire alla sera per andare in un ambiente all’aperto.
Fino agli anni ‘60 i “Drive-in” vissero la loro epoca di gloria e logicamente la qualità a sua volta, migliorò notevolmente fino ad arrivare a quella dei giorni nostri, infatti, si decise di ideare dei mini altoparlanti, i quali dovevano essere attaccati allo specchietto della propria auto per far si che il suono fosse più chiaro possibile.
L’inizio del declino e la riscoperta recente
La diffusione dei drive-in iniziò il suo declino negli anni ‘80: la presenza di grandi terreni, indusse molti imprenditori del tempo ad investire per creare attività commerciali e di conseguenza ad abbandonare l’iniziativa dei cinema su quattro ruote. Essa ha però conosciuto un’autentica rinascita nel 2020: con l’arrivo del Covid, infatti, i “Drive-in” tornano di moda e l’idea viene promossa sempre di più, poiché stare in ambiente chiuso senza distanziamento sociale, soprattutto in questo periodo, non è ammissibile e consentito. Il ritorno a questa modalità rappresenta senza dubbio un’alternativa efficace per grandi e piccini amanti del mondo dello spettacolo.

Proprio per questo, alcune aziende (anche in Italia) legate alla progettazione di eventi hanno colto l’opportunità appoggiandosi a promoter e autorità locali. Il sindaco di Napoli, per esempio, è diventato alfiere di questa grandiosa alternativa.
Inoltre, i cinema all’aperto sono sfruttati maggiormente nelle stagioni più calde (come la primavera o l’estate) e non di certo in inverno, poiché il freddo è molto e questo per alcuni rappresenta senza dubbio un grande difetto, anche perchè i “cinema normali” si adattano e si possono frequentare i qualsiasi stagione, appunto perchè sono al chiuso ma soprattutto si tratta di cinema multisale, perciò vengono proiettati più film contemporaneamente in sale distinte e questo rappresenta un enorme vantaggio.
Un’esperienza coinvolgente
Quella dei “Drive-in” è un’esperienza a tutto tondo, in cui l’idea di guardare un film con la migliore qualità audio e video passa alla fine in secondo piano, in quanto ciò che conta è godersi il momento, come se si fosse sul divano di casa senza “l’obbligo” di vestirsi in un certo modo o quant’altro.
Tuttavia, in molti capolavori del cinema, se ricordiamo, alcune scene sono state girate proprio nei “Drive-in”; per esempio “Grease” dove Travolta canta una serenata ad una Olivia Newton-John (che però rifiuta) o ancora “Polyester”, in cui lo spirito rivoluzionario e quasi trasgressivo di John Waters si inventa un drive-in, dove si servono non più streetfood, bensì ostriche e caviale; ma potremmo citare anche “Footloose” o “American Graffiti”. Insomma, questi cinema all’aperto hanno preso parte alla nostra vita e ci hanno accompagnato fino alla modernità senza farci perdere l’entusiasmo.
Ma scherziamo i drive in sono fondamentalmente una ridicoleria ! Per non parlare di questa inutile apologia della cultura americana. in Italia ci siamo sempre risparmiati queste esemplari manifestazioni di folklore rozzo! Netflix e tutte le piattaforme che usano i nostri figli tessono le lodi di quella becera cultura, non si rendono conto che non è così, di quanti siano stati rapinati durante una serata al ‘cinema’ e soprattutto di quanto non sia questo granché come esperienza. Questi teatri all’aperto generano una propagazione dell’emissione di CO2! Per non parlare della criminalità … Stiamo tutti a casa e paghiamo un abbonamento che è meglio. #climatechange #freebritney #gretasaveus