Il programma di Roma per questa edizione del Festival della Dottrina Sociale è stato spalmato dal 23 al 25 novembre. Durante questi tre giorni sono avvenuti la piantagione simbolica di un albero di melograno e due dirette streaming riguardo “la qualità della vita nella capitale oltre l’emergenza” e “benessere della famiglia e complessità umana”.
A partecipare agli incontri i principali emissari del progetto tra cui mons. Giampiero Palmieri, vicereggente della Dottrina Sociale della Chiesa, Lidia Borzì, presidente dell’ACLI Roma, Virginia Raggi, sindaco di Roma e Sabrina Alfonsi, presidente Municipio Roma 1 Centro. Oltre a questi, le organizzazioni che hanno preso parte al progetto sono, come ha detto Lidia Borzì, «associazioni che si riconoscono nei valori della Dottrina Sociale della Chiesa come comune denominatore e vogliono trasmettere un messaggio di speranza in questo momento così difficile. »
La piantumazione è avvenuta nei pressi dell’azienda Saxagres di Roccasecca, vicino a Frosinone alle 10:30 di lunedì 23 novembre.
Il valore dell’albero di melograno
La scelta di piantare un albero di melograno è dovuta, come spiega il sindaco Raggi, a ciò che esso rappresenta nel suo valore simbolico nella Bibbia, ma anche nelle credenze comuni. Il melograno è infatti simbolo di vita, di fertilità, di comunità. Esso rappresenta il ciclo vitale della natura, a testimonianza di una società che tornerà presto a fiorire, alimentata dalla speranza.

Il frutto del melograno contiene 613 chicchi, come ricorda Marco Marocci, Presidente Confcooperative Roma e Lazio. Esso rappresenta in un certo qual modo tutte le persone che stanno collaborando a questo evento, a simboleggiare che siamo in tanti dentro uno stesso frutto.
I convegni avvenuti in diretta
Il giorno seguente, al convegno sulla qualità della vita nella capitale oltre all’emergenza, erano presenti (oltre alle autorità già citate) Rosaria Angela Randazzo, coordinatrice del servizio, Ivan Rebernik, Pierluigi Sassi, presidente Impresa Sant’Annibale Onlus e Angelo Cacciotti, direttore generale M3SS spa.
Durante la diretta hanno offerto una preziosa riflessione su quella che è la realtà cittadina attuale nella capitale, ricordando coloro che si sono offerti volontari per aiutare le famiglie in difficoltà durante la pandemia. Si sono poi concentrati sulla coesione sociale e su come poter migliorare la qualità della vita all’interno della città; Il tutto si è svolto nel completo rispetto delle norme sanitarie stabilite per il Covid-19 ed in totale sicurezza.

Mercoledì 25 novembre, terzo e ultimo giorno di Festival a Roma, Carlo De Masi, Marco Marcocci, Lidia Borzì, Giorgio Gulienetti, Cinzia Rossi e Rocco Pizzimenti hanno affrontato l’argomento del Benessere della famiglia e complessità urbana, facendo emergere diversi punti su cui lavorare; tra questi la necessità di ripensare luoghi e modelli di vivibilità di una città complessa come Roma, in particolare nelle periferie.
Le proposte più interessanti emerse dalla diretta sono state le seguenti: una riqualificazione del patrimonio edilizio, a partire dalle case popolari e dalle zone più depresse, sfruttando l’opportunità offerta dall’art. 119 del Decreto Legge n. 77 del 17/07/2020, che prevede un credito d’imposta al 110% per eco-bonus e sisma bonus, compresa l’istallazione di un rilevatore di monitoraggio sistematico, strutturale, sismico; la creazione di nuovi posti di lavoro e possibilità d’investimento nel settore edile; miglioramento della sostenibilità ambientale e sociale favorendo anche la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
La conclusione tratta dall’incontro è stata quella di una finale riqualifica delle zone periferiche di Roma, con un miglioramento generale della qualità della vita.
Alle 19:00 dello stesso giorno ha avuto luogo la cerimonia di chiusura del festival con sottoscrizione della carta dei valori da parte dei promotori, che sancisce l’impegno della città di Roma verso i cittadini e le loro vite.