Con la fine della Seconda Guerra Mondiale, a Berlino, dove si stavano tenendo gli incontri per suddividere i territori tedeschi fra le potenze vincitrici, il generale Eisenhower, comandante dell’esercito americano e futuro presidente degli Stati Uniti, per festeggiare la vittoria con gli alleati sovietici decise di offrire al generale russo Georgij Zukov una bottiglia di Coca-Cola in segno di amicizia, questi la bevve e ne rimase stupito tanto da creare una storia molto particolare.

La nascita della Coca-Cola
La Coca-Cola fu inventata dal farmacista statunitense John Stith Pemberton nel 1886 ad Atlanta, in principio creata con lo scopo di medicinale contro la stanchezza. Quella di Pemberton era una variazione del cosiddetto vino di coca, un intruglio di vino e foglie di coca. Il vino venne in seguito sostituito con un estratto delle noci di cola, una pianta tropicale reputata non dannosa per la salute e da qui il nome Coca-Cola.

Pemberton però accumulò forti debiti e vendette la formula ad Asa Candler. Dopo la quotazione in borsa dell’azienda, la Coca-Cola cominciò la sua diffusione mondiale negli anni ’20, trasformandosi in un business di grandi dimensioni.
Come fece la Coca-Cola ad arrivare in Europa?

La Coca-Cola arrivò in Europa non con gli scambi commerciali, ma grazie all’esercito degli Stati Uniti: infatti i soldati al fronte scrivevano ai propri cari la mancanza di alcune abitudini come il consumo Coca-Cola, quindi l’azienda decise di permettere a tutti i soldati di acquistare una bottiglia per soli cinque centesimi.
Ma con l’enorme richiesta del generale Eisenhower di mandare bottiglie di Coca-Cola, furono mandati anche dei dipendenti per controllare l’installazione di fabbriche nel continente; con i soldati che mano a mano si davano da fare per liberare l’Europa, questi furono indirettamente usati per fare pubblicità a questa bevanda fra i cittadini degli stati liberati. I soldati americani mentre marciavano verso Berlino erano soliti incontrare i civili e condividere con loro caramelle e la loro bevanda nazionale così da poter far radicare la Coca-Cola nel continente Europeo.

La nascita della Coca-Cola bianca

Il generale sovietico la apprezzò talmente tanto da desiderare di poterla bere in ogni momento, però la Coca-Cola era diventata un simbolo del capitalismo americano e quindi impossibile da importare nell’Unione Sovietica. Zukov chiese allora in via riservata di averne una fornitura speciale: la chiese senza quel caratteristico color caramello, in modo che assumesse la stessa colorazione della vodka liscia con una confezione anonima con il tappo che riportasse una stella rossa. Questa idea venne presa come una cosa seria dato che Zukov era un generale importantissimo e simbolo del orgoglio nazionale sovietico, tanto che intervenne perfino il presidente Truman: per questa causa, la Coca-Cola provvide alla fornitura in cambio di una serie di privilegi concessi da Zukov nei territori austriaci controllati dai sovietici.