L’emergenza Covid e lo scoutismo a distanza

Nonostante la pandemia abbia fermato per molto tempo le abitudini di tutti, lo scoutismo non si è fermato ed è riuscito ad andare avanti grazie alla tecnologia che oggi ci circonda.

0
Tempo di lettura articolo: 2 minuti

ASCOLTA LA LETTURA DELL’ARTICOLO

Lettura dell’articolo a cura di Lorenzo Molinari

Con l’emergenza sanitaria del Covid-19, abbiamo dovuto rinunciare a molte nostre abitudini: andare a scuola e vedere i compagni, andare al lavoro e vedere i colleghi e fare attività ricreative come lo sport e lo scoutismo.

Da questo punto di vista gli scout sono riusciti a trovare una soluzione grazie alla tecnologia e a piattaforme come Zoom o Meet dove, nonostante la distanza, si è riusciti a fare divertenti esperienze in sicurezza.

Lo svolgimento delle attività a distanza

Dopo che il governo aveva dichiarato la zona rossa, e quindi l’impossibilità di potersi trovare in presenza senza creare assembramenti, per continuare l’attività ricreativa dello scoutismo, i capi scout dei vari gruppi hanno preso spunto dalla DAD.

Le attività variavano da gruppo a gruppo dove bisognava intrattenere i ragazzi con esperienze che tenessero fede ai principi dello scoutismo: doveri verso Dio, verso gli altri e verso se stessi.

Quindi si prosegue con fasi di intrattenimento, come la creazione di oggetti con materiali riutilizzati che si hanno in casa; con informazione, cultura e la continua scoperta del mondo scout per i novizi che iniziano questa esperienza; collaborazione, fare riunioni di squadriglia dove, nonostante la distanza, si lavora all’impresa di squadriglia e si cresce con la condivisione e l’aiuto reciproco.

Due scout del gruppo Valpolicella1 che stanno facendo volontariato

La riapertura e il ritorno delle attività in presenza

Cartello raffigurante le normative da rispettare per evitare il contagio da Covid-19

Dopo varie riaperture a gennaio e a marzo ed altrettante chiusure, ad aprile si è potuto ricominciare con le attività in presenza, e tornare quindi ad una «normalità» dove si è potuto tornare a fare attività ma anche volontariato.

Infatti seguendo le varie normative ministeriali si è potuti finalmente tornare in presenza con delle precise norme:

  • indossare sempre la mascherina
  • igienizzare le mani
  • evitare passaggi di oggetti personali
  • mantenere la distanza di sicurezza ed evitare assembramenti
  • portare ad ogni attività l’autocertificazione, in cui si dichiara di non essere stati a contatto con positivi al Covid-19 e di non avere una temperatura superiore a 37,5°.

Previous article“Domina”: la nuova serie tv sulla donna più importante dell’Impero romano
Next articleL’estate sta arrivando, ma il turismo?
Ho quindici anni,abito a Nogara e frequento il secondo anno di liceo classico; vivo con i miei genitori e con mio fratello. Amo leggere e i generi che preferisco sono il romanzo giallo e il romanzo storico; come attività sportive pratico nuoto ed equitazione e nel fine settimana frequento gli Scout. Le mie più grandi passioni sono osservare le stelle e tutto ciò che è inerente allo spazio, infatti durante le notti d’estate esco nel mio giardino con il mio telescopio ad osservare le stelle cadenti e le costellazioni, e gli oggetti d’antiquariato come vinili, francobolli, radio, macchine fotografiche ecc. Sono una persona gentile, testarda e ansioso. Da grande mi piacerebbe diventare professore oppure studioso di storia dell’arte essendo amante di quest’ultima.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here