
È uscita poche settimane fa, venerdì 23 aprile 2021, la nuova serie fantasy di Netflix “Tenebre e Ossa”, traduzione del titolo originale inglese “Shadow and Bone”.

La serie, classificata come young adult fantasy, cioè una storia fantastica rivolta principalmente ai giovani, ha riscosso molto successo nonostante la sua uscita non sia stata particolarmente pubblicizzata.
È un adattamento dei best-seller del Grishaverse di Leigh Bardugo, che hanno venduto più di due milioni di copie in tutto il mondo, e ha avuto come showrunner Eric Heisserer, nome forse noto per essere stato nominato agli Oscar per la sceneggiatura del film Arrival.
Il fantasy d’azione con un pizzico di romance è ambientato in un mondo immaginario ispirato alla Russia degli zar verso gli inizi dell’Ottocento. Se però la storia è ricca di personaggi dai nomi russi e caratteristiche popolari del tempo, il regno in cui si svolgono le vicende narrate ha delle connotazioni che vanno decisamente oltre il reale: la Ravka di cui si parla è una nazione divisa a metà da una presenza magica oscura, ovvero la Faglia.

Questa striscia di terra, dove l’oscurità è fitta e impenetrabile, non solo è colma di pericoli mortali in quanto abitata da creature mostruose simili a draghi volanti, i Volcra, pronti ad attaccare e uccidere chiunque vi si avventuri all’interno, ma mette anche in crisi l’unità nazionale di Ravka.
La parte orientale e quella occidentale del paese, infatti, si trovano tagliate in due parti distinte e i contatti sono possibili solo grazie all’attraversamento della Faglia, che però abbiamo già detto essere praticamente mortale per chi la attraversi.
La magia però non finisce qui, oltre alla gente comune, esistono anche i Grisha, persone in grado di manipolare a loro piacimento la materia, gli elementi o persino il corpo umano (c’è chi sa controllare il fuoco, ovvero gli Inferni, e chi, come i Plasmaforme, l’aspetto fisico).
Per questo il mondo dove si svolge la storia di Leigh Bardugo è chiamato il “Grishaverso”.
È qui che entra in gioco Alina Starkov (Jessie Me Li): protagonista della serie, la giovane ragazza è un’orfana molto sensibile che è disprezzata e giudicata da molti per le sue origini; come si vede infatti dai tratti somatici diversi da quelli degli altri, Alina è di origini per metà Shu, un popolo nemico a Ravka.
Essendo diventata una cartografa nell’esercito di Ravka Est, si ritrova a partecipare ad una spedizione nella Faglia, impresa durante la quale la giovane si riscopre una grisha dal potere leggendario: può evocare la luce solare, e questo la rende la chiave per annientare per sempre la Faglia.

Il co-protagonista della storia è poi il tracciatore Malyen Oretsev, detto Mal (Archie Renaux), cresciuto con Alina e suo grande amico, mentre un altro personaggio molto importante è il Generale Kirigan, capo dei grisha di cui lui stesso fa parte che manipola le ombre; quest’ultimo è interpretato da Ben Barnes, che forse ricorderete per aver recitato nel ruolo del principe Caspian nelle Cronache di Narnia.
Il Grishaverse è un mondo sfaccettato di cui vorrete scoprire sempre di più… la trama è molto intrigante, così come l’ambientazione è sorprendente anche grazie all’uso di effetti speciali ben curati, ma il vero punto di forza della serie sono i personaggi, che rispecchiano ognuno una personalità diversa.
Anche se la trama riprende quella della trilogia di Tenebre e Ossa, ci sono anche i protagonisti della dilogia “Sei di Corvi”, che è ambientata qualche anno dopo la prima saga e che parla di un gruppo di criminali che tentano di mettere a segno un grande colpo.
Infatti, la banda di malviventi dei Corvi, capitanata da Kaz Brekker (Freddy Carter) e formata dalla spia acrobata Inej e dall’abilissimo tiratore Jasper, prende parte ad una missione spericolata per rintracciare Alina in cambio di un mucchio di soldi.
La serie Tenebre e Ossa affronta temi come il coraggio di scoprire nuovi aspetti di sé stessi e agire di conseguenza, la forza di reagire, di cambiare e di assumersi le proprie responsabilità, la speranza… tutti argomenti molto importanti in questo periodo un po’ difficile per tutti noi, nonostante il contesto sia totalmente diverso dal nostro.