15 dicembre 2021: questa è la data dell’ultima apparizione in pubblico di Lewis Hamilton. Da questa data in poi, silenzio.
Un silenzio accompagnato da gesti piuttosto evidenti, quali il suo “abbandono” temporaneo di Instagram (dopo la gara ha smesso di seguire l’account della FIA e tutti gli altri 700 account, quasi a voler tagliare tutti i rapporti in questo momento di riflessione dopo la cocente delusione dell’ultimo appuntamento mondiale ad Abu Dhabi).
Per molti questo silenzio così inusuale fa inequivocabilmente pensare che Hamilton stia pensando di ritirarsi, all’età di 37 anni e con sette titoli mondiali in tasca.
In molti, compreso Max Verstappen, sono convinti che scaricata la rabbia per il risultato del mondiale 2021, tornerà a correre nel campionato 2022 per andare alla ricerca dell’ottavo titolo iridato che lo consacrerebbe definitivamente come pilota più vincente della F1, superando Schumacher.
Le ipotesi del ritiro di Hamilton
Altri invece ritengono che egli non sarà in grado di superare la delusione per la sconfitta subita e si ritirerà prima del prossimo campionato.
Questa incertezza riguardo al suo futuro non è stata allontanata nemmeno dalle dichiarazioni di Toto Wolff, che non ha smentito definitivamente l’ipotesi ritiro: “Hamilton resta in silenzio perché semplicemente non ha parole“, ha detto infatti il numero uno della Mercedes che ha rivelato di essere stato in contatto con lui nei giorni successivi alla gara di Abu Dhabi.
Fino ad oggi, il sette volte campione del mondo è rimasto zitto, anche sui social network dove è assente dall’ultima gara, contrariamente alle sue solite abitudini.

Wolff ha spiegato il suo comportamento con queste parole: “Tutti noi abbiamo saliscendi di emozioni, che oscillano molto fortemente”.
“Lui più degli altri. E’ passato dall’incredibile risultato di vincere il Mondiale all’ultimo Gran Premio, al vedere che ti viene portato via tutto in un secondo“.
Come emerge chiaramente dalle affermazioni del team principal nessuno mette in discussione il talento e le grandi capacità di Hamilton.
Il trionfo di Verstappen e le conseguenze
Ad ogni modo il fatto che ci sia stato qualcuno in grado di frenare il dominio Mercedes in F1 ha contribuito ad aumentare lo spettacolo.
Wolff ed Hamilton, probabilmente, non avevano tenuto in conto la variabile Max Verstappen, sebbene in questa stagione così scoppiettante ci siano stati segnali piuttosto evidenti.
Sicuramente dopo anni di successi, è normale che, dopo una sconfitta del genere, in casa Mercedes si senta il rimpianto per un’occasione persa all’ultima curva.
Nonostante tutto la Mercedes ha comunque ottenuto il mondiale costruttori, l’ottavo consecutivo. Alla luce di questo si può quindi osservare come la scuderia inglese abbia ancora molto da raccontare, con o senza Hamilton.

Mancano ancora due mesi e mezzo alla partenza del Mondiale 2022; tutti attendono con trepidazione la decisione finale del pilota inglese, che in caso di ritiro, verrà sostituito da Pierre Gasly, sondato dalla Mercedes negli ultimi giorni, in caso non venga promosso in Red Bull a fianco di Verstappen.