130 anni dalla nascita del “padre del genere fantasy”: J.R.R. Tolkien

“In un buco nella terra viveva uno hobbit.”: con questa semplice frase lo scrittore inglese John Ronald Reuel Tolkien, ormai tanti anni fa, si garantì una fama a livello mondiale indeclinabile, a tal punto da essere ricordato dopo oltre un secolo dalla sua venuta al mondo.

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Tolkien in una foto degli anni Settanta.
Tolkien in una foto degli anni Settanta.
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Il 3 gennaio del 1892 nacque nello Stato Libero dell’Orange, l’attuale Sudafrica, John Tolkien (oggi maggiormente conosciuto come J.R.R. Tolkien), nonché il futuro scrittore di innumerevoli opere di carattere fantasy. Nonostante una frattura all’interno del suo nucleo familiare, ovvero la morte del padre e successivamente della madre, e il periodo di guerra, Tolkien riuscì a condurre una vita all’insegna dello studio e dell’insegnamento, sempre accompagnato dall’amore per le fiabe e per l’apprendimento delle lingue (passione acquisita dalla madre quando era ancora un bambino).

Nel 1916 si sposò con Edith Bratt, moglie amorevole che seppe aiutare e consigliare il marito durante le stesure dei suoi testi. Intorno a quel periodo nacquero i suoi quattro figli, tra cui Christopher John Reuel, fondamentale per la pubblicazione di alcuni manoscritti del padre.

Tolkien in un’intervista rilasciata alla BBC nel 1962

Le opere e la sua influenza 

Tolkien, grazie alla sua passione per lo studio ma soprattutto per le lingue, seppe dar vita ad un mondo da lui stesso creato, “la Terra di Mezzo”, nonché il luogo che funge da culla per tutti i racconti e personaggi da lui stesso plasmati. Tra tutte le sue opere quelle che hanno riscosso maggiore successo sono sicuramente “Lo Hobbit” e “Il Signore degli Anelli”, rispettivamente pubblicati nel 1937 e il secondo tra il 1954 e 1955. Dopo la sua morte, avvenuta il 2 settembre 1973, grazie alle scrupolose procedure di controlli e revisioni del figlio terzogenito, le opere ancora inedite furono riportate alla luce e rese pubbliche, tra cui il romanzo “Beren e Lúthien” ispirato alla storia d’amore tra lo stesso Tolkien e la moglie Edith.

J.R.R. Tolkien è considerato oggigiorno uno dei maggiori esponenti del genere fantasy: tale titolo è dovuto non solo all’ambientazione e caratterizzazione dei luoghi e personaggi da lui raccontati, ma soprattutto dagli intrecci e linguaggi che li legano e accomunano, rendendoli tanto affascinanti quanto spettacolari. Nonostante il diverso periodo di stesura delle sue opere da quello odierno, quest’ultime riescono ancora a coinvolgere innumerevoli lettori da tutto il mondo, grazie all’originalità dei contenuti e del vocabolario, spingendoli ad immergersi sempre di più nel mondo letterario attraverso associazioni culturali e adattamenti cinematografici. 

In questi giorni in Italia, per celebrare l’anniversario dell’amatissimo scrittore, vengono proposti su canale “Italia 1” del digitale terrestre i film basati sulla trilogia de “Il Signore degli Anelli”.

Trailer in italiano del primo film della saga, “Il Signore degli Anelli – La Compagnia dell’Anello”

Quale migliore occasione per lasciarsi sedurre dai racconti inossidabili di Tolkien, ed essere accolti in un intero universo parallelo, se non nel grande giorno dell’autore stesso?

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Mi chiamo Letizia Cremasco e abito a Castel D’Azzano, un piccolo paese in provincia di Verona, nel quale sono cresciuta e dove conservo molti ricordi. Sono una studentessa della V Ginnasio delle scuole “Alle Stimate”: l’anno scorso ho deciso di intraprendere gli studi classici per soddisfare la mia passione per la letteratura e la storia, ma soprattutto per ampliare le mie conoscenze oltre al mondo umanistico. Tendenzialmente sono una persona introversa, ma quando si tratta di discutere riguardo ad argomenti per me importanti mi apro subito, specialmente se sono circondata da amici o conoscenti. Sono una persona intuitiva, sensibile e che agisce in base ai propri ideali, cercando comunque di rispettare i valori altrui. Purtroppo non sono ancora certa sul mio futuro e su quale lavoro svolgerò; tuttavia sono convinta di voler investire il mio tempo e le mie forze per poter aiutare le persone con qualunque mezzo.

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