“Bullo” è il 492° sire del Carnevale di Verona

Il Carnevale a Verona si apre con l’elezione di Papà del Gnoco, sire indiscusso della festività; quest’anno ha conquistato l’ambito “piron” il veronese Marco Montolli, detto “bullo”, che l’ha spuntata sull’avversario Ermes Marchiotto, detto “Fumo”.

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1248 voti. Sono quelli ottenuti da Marco Montolli, detto “Bullo”, nuovo Papà del Gnoco, sire di Verona. Montolli è stato incoronato al Palazzo della Gran Guardia mercoledì 19 gennaio, dopo averla spuntata qualche giorno prima ai seggi elettorali di Piazza San Zeno contro lo sfidante Ermes Marchiotto, che di voti ne ha ottenuti 1028. Bullo diventa così il 492° sire del Bacanal del Gnoco, una delle più antiche manifestazioni tradizionali e popolari del mondo.

Quest’anno il Carnevale si svolgerà tra la fine di febbraio e i primi giorni di marzo, e come sempre sarà una festività particolarmente sentita a Verona, che lo celebra con una fastosa sfilata dei carri allegorici durante il Venerdì Gnocolar (che quest’anno sarà il 25 febbraio), giorno in cui maschere d’ogni genere colorano le vie del centro storico. 

Marco Montolli, con il suo inconfondibile abito da Papà del Gnoco, sarà il protagonista assoluto di questa giornata, e non solo. Ma qual è l’origine della maschera regina di Verona, da cui prende il nome la stessa giornata di venerdì, per l’appunto, gnocolar?

Marco Montolli il giorno dell’elezione a Papà del Gnoco

Storia di Papà del Gnoco e Venerdì Gnocolar

Papà del Gnoco, foto storica

Papà del Gnoco è considerato la maschera con attestazioni scritte più antica d’Europa. In merito alla sua origine si hanno diverse opinioni.

L’ipotesi più antica vede la comparsa di Papà del Gnoco e della festività di Venerdì Gnocolar nel lontano 1208 quando, per celebrare la vittoria sui Guelfi (fazione del popolo favorevole ad una supremazia della Chiesa, rispetto alle autorità politiche), Ezzelino II da Romano, nobiluomo trevigiano interessato alle vicende politiche veronesi, indisse una festa dedicata a tutto il popolo.

Secondo altre fonti, invece, Venerdì Gnocolar nacque, o, per meglio dire, rinacque nel 1405 quando, come segno di devozione verso la Repubblica Serenissima di Venezia, fu ripristinata la processione del Carroccio a San Zeno, dopo un’interruzione di due secoli. 

La terza e più accreditata teoria affonda le sue origini nella farina e, purtroppo, in circostanze tutt’altro che liete… tra il 1520 e il 1531 Verona, già stremata dalle incursioni dei Lanzichenecchi, si trovò alle prese con un’inondazione dell’Adige, che peggiorò ulteriormente la condizione del popolo veronese.

Il 18 giugno 1530 i cittadini di San Zeno, affamati, invasero i forni locali, cercando pane e farina. 

Pietra del Gnoco

Proprio durante questo tumulto spiccò la figura di Tommaso da Vico, medico di San Zeno, che si unì ad altri illustri cittadini nel tentativo di evitare una rivolta popolare, distribuendo cibo settimanalmente alla folla affamata…indovinate quale era la vivanda più distribuita? Proprio gli gnocchi, di farina e acqua.

Come desco venne utilizzata la lastra di marmo che tutt’ora copre l’accesso al presunto sepolcro del re Pipino (figlio di Carlo Magno), ribattezzata Pietra del Gnoco, visibile davanti alla basilica di San Zeno; qui, alla morte di da Vico, venne affisso il suo testamento, che chiedeva una annuale distribuzione di cibo, nello stesso luogo in cui lui stesso si era preoccupato dei suoi concittadini.

Elezione di Papà del Gnoco

Il primo Papà del Gnoco, come abbiamo avuto modo di apprendere, è stato Tommaso da Vico, ma, da allora, come siamo arrivati a Marco Montolli, che vanta il titolo di 492° sire del Carnevale di Verona?

Inizialmente la maschera era riservata ai cittadini del quartiere di San Zeno, dove tutto è cominciato, e si pensava dovesse essere vitalizia ed ereditaria, tuttavia, da ormai diversi anni, è aperta a tutti i cittadini di Verona, ed è elettiva.

Il vincitore riceve un bel piatto di gnocchi (come tutti i cittadini che si recano a votare il loro “sire indiscusso” per il Carnevale) e viene ufficialmente nominato nel Palazzo della Gran Guardia.

Una volta eletto, il novello Papà del Gnoco deve solo attendere la celebre sfilata dei carri che si tiene l’ultimo venerdì del Carnevale, per sfoggiare il suo costume rosso e oro, la sua lunga e folta barba bianca e, soprattutto, il suo scettro, a forma di forchetta, che sorregge, naturalmente, un grande gnocco; nel giorno tanto atteso si recherà alla sfilata a dorso d’asino, affiancato da alcuni speciali aiutanti, i suoi gobeti.

Scelto il nuovo Papà del Gnoco, nel rispetto della tradizione, non rimane che attendere l’arrivo della sfilata, per godersi Verona festosa e colorata come non mai!

Papà del Gnoco durante la sfilata di Venerdì Gnocolar, in Piazza Bra
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Mi chiamo Ginevra Zaninelli, ho quindici anni e vivo a Lavagno, nel Veronese. Frequento il liceo classico “Alle Stimate” e ho scelto questo indirizzo per il fascino che la cultura umanistica mi ha sempre trasmesso; trovo infatti che lo studio del passato sia un valido alleato nella realtà attuale e un pilastro necessario alla costruzione del futuro, che non è ancora non ben delineato nei miei progetti, nonostante nutra il desiderio, ormai da diversi anni, di diventare un’imprenditrice. Adoro trascorrere il tempo libero scrivendo brevi romanzi, leggendo libri di vario genere, giocando a tennis e coccolando il mio inseparabile cagnone.

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