La musica è uno strumento molto potente, per millenni ha saputo suscitare forti emozioni negli animi degli uomini e oggi non fa eccezione. Nello scorso secolo è però avvenuto un cambiamento: si è capito che la musica può muovere tante emozioni quanti soldi.
Questo passaggio ha creato un bivio, un musicista, infatti, sceglie se vuole vivere attraverso l’arte ed utilizzarla per esprimersi o se utilizzarla come strumento per ottenere un guadagno.
La musica perde quindi parte della sua originaria essenza e si viene a creare un particolare fenomeno generalmente noto come ‘’mainstream’. Per musica o artista ‘’mainstream’’ si intende un prodotto o una persona che ricerca e che lavora per aspirare al maggior numero di ascolti e al piazzamento in classifiche. Questo porta inevitabilmente ad una soppressione artistica per avvantaggiare la versatilità di un brano o di un progetto. In parole semplici il ‘’mainstream’’ è ciò che piace al pubblico, che segue la moda, non destinato a durare e con il solo fine di avere il più vasto impatto possibile.

Anche la concezione di artista, vista in questa ottica, cambia radicalmente; per avere un maggiore impatto, molti preferiscono costruire un personaggio piuttosto che essere loro stessi.
Va detto sicuramente che gli artisti non sono gli unici a spingere verso questa direzione, ma sono le etichette che, avendo il potere di decidere chi spingere verso l’alto, assecondano il loro profitto a scapito di tutto il resto.
Molti artisti, inoltre, sull’onda della popolarità, firmano contratti da giovanissimi e si ritrovano in debito con l’etichetta che può quindi decidere di ‘’utilizzare’’ l’artista a proprio piacimento.
Certo, anche se la tendenza è quella di produrre musica mainstream, non si può negare che nell’industria ci siano dei grandissimi talenti, che nonostante tutto, riescono a ritagliarsi il proprio spazio e a portare musica di qualità ad una vastissima audience.
L’arte è solo in piccola parte nei grandi festival e nelle classifiche; l’arte sta nelle case, nelle strade, nei bar, nei ritrovi musicali e soprattutto nelle orecchie e nei cuori di chi sa e vuole apprezzarla.