Uno dei nuovi progetti legati alla lotta contro i tumori, introdotto nel settembre 2022 e lanciato dall’UNCAN (UNderstand CANcer), è quello di creare un European Cancer Research Data Hub, ovvero una piattaforma dove si possano condividere i migliori risultati della ricerca contro il cancro; lo scopo è quello appunto di far in modo che i dati riguardo ai tumori arrivino, confluendo su questa piattaforma, a tutti gli scienziati della comunità scientifica.
Il cancro infatti, nonostante tutti i progressi della medicina e della scienza, continua ad essere un grave problema, poiché non è ancora stata trovata una cura specifica; ciò, in realtà, è dovuto soprattutto al fatto che il cancro non è una sola malattia, ma centinaia di malattie diverse che evolvono nel tempo, perciò servono diversi tipi di cure a seconda del tumore e del paziente. Alcune cure esistono e sono già state scoperte, ma non sempre sono efficaci e raggiungono lo scopo desiderato. In molti casi sentiamo definire il cancro come un mostro molto forte che si intrappola dentro il corpo della persona ed è molto difficile farlo andare via. Ecco, purtroppo è così: in alcuni casi le terapie mirate sono utili perché il farmaco riesce a trovare una corrispondenza molecolare nel cancro da curare, e perché non insorgono ulteriori complicazioni e resistenze; ma in altri casi, purtroppo, ciò non riesce ad accadere. E un’altra delle cose più difficili è che appunto per curarlo, e quindi per portare in clinica un nuovo farmaco, nuove cure, nuove terapie e nuove soluzioni, serve tanto tempo e grandi investimenti.

Il progetto di UNCAN è basato sull’idea di una più ampia collaborazione a livello europeo, permettendo così, lavorando tutti insieme, di “consentire un balzo in avanti dell’oncologia moderna”. Consiste nella realizzazione di una sorta di super-istituto europeo virtuale dedicato alla cura e alla ricerca del cancro. I nuovi dati raccolti provenienti dalla ricerca saranno fatti confluire in un hub europeo open source: ciò proprio per permettere una maggiore collaborazione tra tutti gli scienziati e gruppi di ricerca, mettendo a disposizione di tutta la comunità scientifica una grande quantità di dati che ogni scienziato così potrà analizzare e utilizzare per cercare in questo modo di raggiungere sempre più risultati eccellenti.
«Con questo progetto si prende atto di due aspetti: il primo è che la ricerca è come un puzzle, composto da tanti piccoli tasselli da mettere insieme. Il secondo è che la ricerca è un qualcosa di internazionale e collaborativo. Non è possibile fare tutto in un singolo laboratorio: oggi è fondamentale associarsi, in maniera tale da incrementare i risultati ed evitare la dispersione degli sforzi», queste sono le parole del direttore scientifico di Fondazione AIRC, Federico Caligaris Cappio, che conclude il suo discorso, a supporto del progetto di realizzazione dell’Hub, ammettendo che l’impresa non sarà semplice, ma che “Tuttavia, credo che, alla fine, la testardaggine della collaborazione l’avrà vinta”.
Perché, dopotutto, se il cancro è così un forte mostro difficilissimo da sconfiggere, anche noi dobbiamo riuscire a diventare forti come lui per batterlo e, per ciò, tutti sappiamo come si dice: “l’unione fa la forza”.