
La città di Verona rende omaggio a Piero Dorazio, uno dei più grandi artisti italiani, capace di utilizzare sapientemente il colore con forme e geometrie. Alla Galleria dello Scudo e alla Galleria Achille Forti, lo scorso 18 dicembre è stata inaugurata una mostra che proseguirà fino al 30 aprile 2023.
Questa esposizione di quadri, dal titolo “Piero Dorazio La nuova pittura”, è importante, perché comprende più di trenta opere realizzate dal più importante astrattista del dopoguerra tra il 1963 e il 1968. L’evento è organizzato in collaborazione con l’Archivio Piero Dorazio ed è curato da Francesco Tedeschi.
Piero Dorazio grande astrattista del Novecento

Piero Dorazio, nato a Roma nel 1927 e morto a Perugia nel 2005, fu pittore italiano e uno dei più grandi esponenti dell’astrattismo a livello europeo. Si avvicinò a questa corrente artistica verso la metà del Novecento.
Partecipò alla stesura del Manifesto del Formalismo. Contemporaneamente alla sua esperienza pittorica svolse un’intensa attività teorica e organizzativa a favore dell’arte non figurativa.
Le sue ricerche erano incentrate sulle proprietà pittoriche della forma, del colore, dello spazio e dei materiali evidenziando il valore “segno – colore – luce”. Appunto tra il 1951 e il 1952 realizzò i rilievi bianchi.
Successivamente tra il 1960 e il 1970 insegnò all’università della Pennsylvania negli Stati Uniti.
I dipinti della mostra
I quadri esposti in questa mostra sono stati realizzati tra il 1963 e il 1968 . In queste opere è presente sia la tradizione artistica italiana che la carica innovativa statunitense.
Tra le opere esposte sono presenti anche “Ottimismo pessimismo”, opera in cui sono evidenti le sue esperienze futuristiche, e “Percorso nel male intenso”, in cui è visibile il suo attaccamento alla griglia.