
In America, luogo in cui lo sport professionistico, oltre a far girare milioni di dollari, viene seguito come una religione, amano i record che, soprattutto quando diventano il senso di ogni forma di agonismo. Uno dei record più importanti è stato abbattuto martedì 7 febbraio da LeBron James durante la partita di NBA tra i suoi Los Angeles Lakers e gli Oklahoma City Thunder.
“Al prescelto” (soprannome dato ormai più di un ventennio fa a James) infatti prima dell’incontro, mancavano “solo” trentasei punti per diventare il giocatore con più punti segnati nella National Basket Association, battendo il precedente record detenuto da quarant’anni da Kareem Abdul Jabbar con 38.387 punti segnati. Come si diceva all’inizio, in America adorano i record e infatti quando durante la partita LeBron ha segnato il suo trentottesimo punto, tutto si è fermato: la partita è stata momentaneamente sospesa (vinta dai Thunders), il giocatore è stato festeggiato, glorificato, intervistato in mezzo al campo e fotografato assieme allo “sconfitto” Jabbar.

Tutto ciò comunque era già stato scritto tanto tempo fa, più di vent’anni fa con quel termine “il prescelto”, quando, nel 2002, su Sports Illustrated, la Bibbia dei settimanali sportivi, è comparsa la sua foto con il titolo “The chose one” .
Già all’epoca si era capito che LeBron James sarebbe stato un giocatore che avrebbe lasciato il segno. Nato ad Akron in Ohio ha saltato la carriera universitaria per passare subito professionista e giocare sempre in Ohio a Cleveland, dove però con i suoi compagni non è riuscito a conquistare il titolo NBA. Quindi l’8 luglio del 2010 annuncia il suo passaggio ai più famosi Miami Heat dove per ben due anni, 2012-2013, vince il titolo. Realizzato il suo sogno, e non avendo dimenticato le sue origini, ritorna a giocare a Cleveland, dove realizza la sua impresa più grande, portando la squadra a vincere il titolo nel 2016 con i fortissimi Golden State Warriors. Infine nel 2019 James approda ai Los Angeles Lakers e anche qui riesce a vincere il suo quarto titolo di campione.

Attento a ogni particolare, cultore del suo fisico, pare spenda un milione e mezzo di dollari all’anno per la cura dei suoi muscoli e in questi anni non si è mai nascosto, neanche politicamente, per esprimere il suo pensiero. Adesso, con la conquista del record individuale più importante per un cestita, sarà inserito con ancor più merito nella lista dei più grandi di sempre nello sport americano e internazionale.