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La partita del sabato pomeriggio, 5 marzo, non parte per niente bene per l’Hellas, che perde dopo appena sei minuti Ngonge, unico giocatore che ha dimostrato di avere i gol nelle gambe. Al suo posto entra Kallon che ha sui piedi varie occasioni, tutte sbagliate, e con l’incredibile rimpianto per quel tiro a tu per tu con il portiere.

Il Verona gioca un ottimo primo tempo, molto propositivo e con vari tiri che però non c’entrano mai lo specchio della porta.

Nel secondo tempo i veneti si difendono bene nella prima parte fino al palo preso da Nzola e alla grande parata dell’esordiente Perilli nel finale.

Oltre a Ngonge si fa anche male Duda, e l’Hellas non riesce a creare molto nella seconda metà, o tutto ciò che è creato viene sprecato dai centravanti.

Gli scaligeri giocano sicuramente un calcio che può portare alla salvezza, ma i gol sono troppi pochi e le partite da vincere sono tante. Proprio per questo motivo sarà di vitale importanza comprendere i tempi di recupero di Ngonge.

Il grande problema del Verona è proprio l’assenza di gol che si provava a risolvere con l’arrivo dell’argentino Gaich, che però non convince per niente e sbaglia anche se con un tocco decisivo del portiere dello Spezia, un colpo di testa determinante per l’economia del match.

Nel prossimo impegno l’Hellas accoglierà a Verona il Monza, squadra ostica ed imprevedibile, ma per lo Spezia ci sarà invece l’Inter, ed i gialloblù avranno quindi una nuova occasione per agganciare la formazione ligure, nonostante il suo vantaggio negli scontri diretti che sicuramente peserà non poco.

Zaffaroni ci crede e con lui anche i giocatori: vedremo come reagiranno nella sfida al Bentegodi che, come tutte le partite che verranno, sarà decisiva per le speranze salvezza dei veronesi.

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