La Commissione Europea si è riunita in questi giorni per analizzare i dati sulla sicurezza stradale e riferiti all’anno 2022. E’ emerso che quasi 20mila persone, soprattutto pedoni, ciclisti e guidatori di scooter e moto, sono morte sulle strade nell’ultimo anno. Due incidenti mortali su cinque coinvolgono un motociclista o conducente di autovettura di età inferiore ai trenta anni; i giovani conducenti, circa l’8% del totale, sono il 16% di chi muore alla guida. L’obiettivo della UE per il futuro è quello di dimezzare il numero dei feriti e dei morti causati da incidenti stradali entro il 2030.

La commissaria UE per i trasporti Adina Valean ha spiegato ai giornalisti le proposte per raggiungere gli obiettivi entro quella data. Verrà introdotta la patente digitale, eliminando quindi l’attuale pezzo di plastica, che funzionerà in tutta l’Unione Europea. Sarà presente sul telefonino o qualsiasi dispositivo mobile, sarà molto più semplice sostituire, cambiare o rinnovare e potrà anche essere richiesta, o sostituita da cittadini extra UE. La commissaria ha poi spiegato che i ragazzi potranno iniziare a guidare a diciassette anni accompagnati e solo dai diciotto da soli. Ci sarà inoltre un periodo di prova di almeno due anni per i conducenti più inesperti.
Ai trasgressori della strada verrà introdotta una nuova modalità di ritiro della patente che sarà valido in tutta l’Europa e non solo nello stato dove viene commessa infrazione.

La Valean ha poi introdotto il discorso dei limiti di alcol per i guidatori: i neopatentati, nei primi due anni se vorranno mettersi alla guida, non potranno aver bevuto nessun tipo di alcolico, quindi lo slogan sarà “ alcol zero”, L’Italia sotto questo punto di vista è già avanti e non dovrà apportare nessuna novità visto che questa regola vale già e anzi è estesa fino ai primi tre anni per i neopatentati.
Fondamentale sarà la condivisione dei dati tra gli Stati appartenenti all’Unione, infatti nel 2019 il 40% dei reati di persone non residenti in quello stato sono rimasti impuniti per la difficoltà nell’individuare il soggetto o perché semplicemente il pagamento non è stato effettuato. Introducendo invece regole semplici, chiare e uguali per tutti gli Stati tale percentuale, conclude il commissario, si abbasserà sicuramente e sulle strade ci sarà più sicurezza.