Una lettera è stata recapitata al sindaco di Mottola, nel Tarantino, era una missiva scritta da un soldato italiano a sua moglie durante la seconda guerra mondiale. Poche parole per rassicurare la moglie di essere ancora vivo.
La storia è stata raccontata dal sindaco Giampiero Barulli con un post su facebook.
A scrivere questa lettera fu Pasquale Aloisio, che fu catturato e detenuto al campo di prigionia tedesco di Kriegsgefangenenlager.
La sua lettera è datata 21 novembre 1943, mentre il timbro riporta come giorno di spedizione il 26 novembre di quell’anno. «Spero di poter avere presto tue notizie e che siano buone. Con l’occasione ti invio gli auguri per il Natale. Baci affettuosi», scriveva il soldato.
Ai soldati internati nei campi di detenzione in quel periodo veniva quasi imposto di inviare cartoline per comunicare che stavano bene di salute, anche se pativano le sofferenze della prigionia.

La sua lettera però non fu mai recapitata.
In seguito, Pasquale riuscì a tornare a casa. Grazie all’intervento delle forze alleate, fu liberato e poté riabbracciare la sua amata Maria. Scrive il sindaco di Mottola su Facebook: «Pasquale torna incolume dalla guerra e vive serenamente con la moglie, crescendo tre figli. Passano ottanta anni e incredibilmente, qualche giorno fa, quella lettera arriva in Comune».
Il primo cittadino ha subito avvisato la figlia di Pasquale, le ha consegnato la missiva spedita da un signore di Firenze. La donna, ha fatto sapere il sindaco, ha letto con grande commozione le dolci parole del padre.
Non si sa come la lettera sia finita nel capoluogo toscano,, l’uomo che ha spedito la lettera è un signore che viveva proprio a Firenze, trovando la missiva ha deciso di farla pervenire ai familiari del soldati.