Scrive una lettera da un campo di prigionia, arriva dopo 80 anni 

Nel novembre del 1943 il soldato Pasquale Aloisio scrisse a sua moglie da un campo di prigionia nei pressi di Berlino, ma la lettera non giunse mai a destinazione.

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Una lettera è stata recapitata al sindaco di Mottola, nel Tarantino, era una missiva scritta da un soldato italiano a sua moglie durante la seconda guerra mondiale. Poche parole per rassicurare la moglie di essere ancora vivo. 

La storia è stata raccontata dal sindaco Giampiero Barulli con un post su facebook.

A scrivere questa lettera fu Pasquale Aloisio, che fu catturato e detenuto al campo di prigionia tedesco di Kriegsgefangenenlager. 

La sua lettera è datata 21 novembre 1943, mentre il timbro riporta come giorno di spedizione il 26 novembre di quell’anno. «Spero di poter avere presto tue notizie e che siano buone. Con l’occasione ti invio gli auguri per il Natale. Baci affettuosi», scriveva il soldato.

Ai soldati internati nei campi di detenzione in quel periodo veniva quasi imposto di inviare cartoline per comunicare che stavano bene di salute, anche se pativano le sofferenze della prigionia.

La sua lettera però non fu mai recapitata. 

In seguito, Pasquale riuscì a tornare a casa. Grazie all’intervento delle forze alleate, fu liberato e poté riabbracciare la sua amata Maria. Scrive il sindaco di Mottola su Facebook: «Pasquale torna incolume dalla guerra e vive serenamente con la moglie, crescendo tre figli. Passano ottanta anni e incredibilmente, qualche giorno fa, quella lettera arriva in Comune». 

Il primo cittadino ha subito avvisato la figlia di Pasquale, le ha consegnato la missiva spedita da un signore di Firenze. La donna, ha fatto sapere il sindaco, ha letto con grande commozione le dolci parole del padre. 

Non si sa come la lettera sia finita nel capoluogo toscano,, l’uomo che ha spedito la lettera è un signore che viveva proprio a Firenze, trovando la missiva ha deciso di farla pervenire ai familiari del soldati. 

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Ho 15 anni e frequento la V ginnasio al liceo classico della scuola “alle Stimate”. Ho scelto questo liceo perché mi sono sempre piaciute le materie umanistiche, che frequentando questo liceo sto imparando ad apprezzare sempre più. Le materie che preferisco sono la letteratura e la storia, che ora studio in modo dettagliato. Una delle mie passioni più grandi è l’arpa che suono da ormai dieci anni, sia perché la musica mi ha sempre aiutato a rilassarmi, sia perchè trovo che l’arpa sia uno strumento bellissimo. Ho anche fatto danza per nove anni, anche se quest'anno ho dovuto lasciarla. Caratterialmente sono una persona molto introversa e timida, infatti, non amo parlare con gente nuova e tendo a non aprirmi nei primi periodi in cui conosco una persona, ma, rispetto a quando ero più piccola sono più aperta. Con le persone che conosco meglio, sono più estroversa, ma faccio comunque fatica a parlare dei miei problemi, o a dire la mia opinione, nonostante io sia una persona testarda.

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