Un ritrovo a camicia e fazzolettone

Un raduno che si tiene ogni quattro anni e conta sempre almeno decina di migliaia di scout partecipanti: Il Jamboree.

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La prima edizione è stata nel 1920, quasi cento anni fa, quando Baden Powell decise di unire gli scout nel mondo nella terra di origine dello stesso scoutismo ( Regno Unito ), di cui il luogo sarebbe cambiato per tutte le 23 edizioni successive.
Della parola non si conosce perfettamente l’etimologia. Probabilmente deriva dal saluto in lingua swahili Jambo! ( ciao ).
Quest’anno l’evento si terrà nel Summit Bechtel Family National Scout Reserve nel West Virginia, America del Nord dal 22 luglio al 2 agosto. I partecipanti registrati fino ad ora sono circa 46.000, provenienti da 150 paesi differenti.
Lo scopo di questa ricorrenza quadriennale è unire tutti sotto lo stesso saluto, con lo stesso spirito scout e con la stessa frase in testa:
“Lascia il mondo un po migliore di come lo hai trovato” ( Baden Powell ).
E inerente a questa frase è proprio il tema delle due settimane di quest’anno, cioè sbloccare un nuovo mondo ( Unlock a New World ). Sono già state proposte molte attività a cui i partecipanti potranno partecipare, come rafting, arrampicate, mountain bike, tiro con l’arco e altre ancora. Ma non sarà questo a determinare le giornate di tutti questi 45.000 scout: potranno girare liberamente durante il giorno e conoscere stati e culture mai neppure viste prima.
Un evento come questo non passa di sicuro inosservato infatti l’ingresso al parco durante il giorno è aperto a chiunque e molte celebrità ogni anno tornano e conversano con gli stessi ragazzi. Capita una sola volta nella vita e sicuramente molti non vogliono assolutamente perderselo.

 

  1. ( Foto di copertina: http://www.calabria.agesci.it/wp-content/uploads/2018/02/jam.jpg )
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Sono un adolescente di 15 anni, nato in inghilterra da mamma italiana e padre inglese, abito nella provincia di Verona dal 2005 e frequento il liceo classico nella scuola paritaria alle Stimate. La scelta dell’indirizzo classico e` dovuta all’apertura mentale che ho e l’approccio con le materie umanistiche che ho sempre amato e coltivato fin da piccolo. Non solo latino e greco, ma anche scienze e matematica sono molto importanti per me. E` per questo che seppur non facendola come materia a scuola ho preso in prestito dei libri di fisica per approfondire la materia e per portare avanti anche i progetti che faccio con i miei amici. Ci piace costruire oggetti strani e passare tempo fuori all’aperto, ma anche il tempo per i videogiochi non manca. Ma oltre agli amici passo molto tempo ad allenarmi con la mia squadra di basket, con cui ho condiviso vittorie e sconfitte, tutte esperienze che hanno formato la persona che sono: simpatico, socievole e curioso. Non conosciamo la conformazione della maggior parte delle cose che ci circondano, per questo uno dei miei obiettivi e` conoscere più cose possibili per eliminare le mie incertezze.

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