Questa distesa di sale occupa 12.000 km² di superficie a 3.500 metri sul livello del mare, uno spettacolo mozzafiato e visitato da molti turisti. Il deserto, 40 mila anni fa, faceva parte di un lago preistorico, che quando si è prosciugato, ha formato i due attuali laghi e anche i due deserti, il Salar de Coimpassa e il gigantesco Salar De Uyuni.
Il deserto, contiene circa 10 miliardi di tonnellate di sale ( che forma dei caratteristici esagoni) di cui circa 25.000 tonnellate vengono estratte ogni anno. Questa salina contiene un terzo delle riserve di litio del pianeta e importanti quantità di potassio, boro e magnesio.
Ci sono alcune leggende, che giustificano la creazione della valle di sale, una di quelle è la storia di due giganti Kusku e Tunupa. La donna viene a scoprire il tradimento del marito e per la delusione piange, riempiendo la distesa con le sue lacrime che si trasformano in chicchi di sale.
Un altro racconto frutto degli Inca, narra che nel Salar de Uyuni ci sono i “Ojos del Salar” (occhi del deserto salato), ossia delle pozze impossibili da vedere a occhio nudo a causa del forte riflesso e che al tempo inghiottivano le carovane.
Questi racconti sono frutto delle popolazioni, che per molto tempo hanno cercato di dare una spiegazione a questo luogo incredibile, con un ecosistema particolarissimo.
La vista di quella distesa è assolutamente unica, tanto che il deserto viene chiamato “lago d’argento”. In questo periodo i chicchi di sale riflettono i vari cambiamenti climatici, “proiettando” tutto ciò in cielo.
Risulta quasi impossibile vedere la linea dell’orizzonte, sembra che il cielo e la terra siano un tutt’uno come se non ci fossero confini.
Tutto questo si può visitare grazie dei tour organizzati, infatti è altamente sconsigliato girare per la valle senza guida.
Un luogo misterioso dalle mille sorprese che di certo si merita di essere visitato.