Bridgerton, prodotta da Shonda Rhimes, che ha contribuito alla realizzazione della fortunata serie Grey’s Anatomy, ha debuttato sugli schermi il 25 dicembre 2020, catturando l’attenzione di milioni di telespettatori, tenendoli incollati allo schermo durante il periodo festivo. Sulla bocca di tutti ora c’è il nome di questa serie: si sono sollevati dibattiti sui social, tra critiche, commenti entusiastici e la possibilità di una seconda stagione.

Bridgerton è ambientato nella Londra dell’Ottocento, nell’era della Reggenza, negli ambienti dell’alta società, tra sentimenti e pettegolezzi. Al centro della narrazione c’è la potente famiglia Bridgerton, composta da otto figli. Tra loro Daphne, la figlia più grande, interpretata da Phoebe Dynevor, che, dopo il suo debutto in società, deve cercare, secondo l’usanza del tempo, un marito e una buona sistemazione. Il collante dei vari episodi è la sua complessa e intrigante storia d’amore con l’affascinante Duca di Hastings, l’attore Rege-Jean Page, il cui fascino e carisma hanno ammaliato il pubblico femminile. La loro vicenda amorosa, nata da un accordo d’interesse, si trasformerà in un sentimento profondo.
La trama è avvincente e con un mistero da svelare. Essa è condotta dalla narrazione della misteriosa Lady Whistledown, la cui voce è quella di Julie Andrews. Nascondendosi dietro il nome di una donna di classe, crea un giornale locale, che racconta i pettegolezzi, gli scandali, le bugie e gli intrighi dell’alta società londinese, seminando scalpore e caos. Solo nell’ultimo episodio verrà svelata la sua identità.

Il successo della serie, guadagnato in poche settimane, è strabiliante e continua a salire ed è dovuto alla capacità e abilità di catturare gli spettatori e riportarli nel passato, immergendoli nelle passioni dei protagonisti.
Di sicuro parte del fascino della serie si deve alla straordinaria ricostruzione storica dei costumi sontuosi, lussuosi e con una vasta gamma di colori pastello. Sono stati realizzati 7.500 abiti, esibiti in sfarzosi balli, in cui rivive la magia di quel tempo; essi interpretano la moda del 1813, ma con elementi moderni, in un intreccio di passato e attualità.
Nella colonna sonora appaiono covers di artisti molto amati, riprodotte in uno stile più classico; si va da Ariana Grande ai Maroon 5. Fanno da sfondo incantevoli scenografie, tra castelli, dimore di quel tempo e carrozze, che appaiono e scompaiono nelle vie di Londra.
Tra i personaggi colpiscono la regina Charlotte e il Duca, due nobili figure di colore. Rimane aperta la possibilità che da un punto di vista storico il fatto sia veritiero.
Negli episodi abbonda il gossip e la tematica della condizione della donna in quell’epoca. Bridgerton, tra abiti eleganti, corsetti stretti, balli raffinati, dimore regali, eleganza, desideri e passioni, ci appare come un misto tra Orgoglio e Pregiudizio e Gossip Girl.
E’ una serie che fa sognare. E di questi tempi, sognare non guasta.
In their first four weeks, it’s projected that 63 million households will have courted Shondaland’s Bridgerton and 44 million households will have suited up for Robert Rodriguez’s We Can Be Heroes, making this our biggest viewing week between Christmas and New Year’s ever! pic.twitter.com/dWoLCWn6NO
— Netflix (@netflix) January 4, 2021