Qual è il più famoso naufragio della Storia? Il Titanic, senza ombra di dubbio. Fonte di ispirazione per registi, scrittori, cantautori e addirittura sviluppatori di videogiochi, il Titanic non è però stato il più grande disastro navale della Storia. Causò infatti presumibilmente 1517 vittime, un numero ingente, ma che pare esiguo se messo a confronto con quello della più grande tragedia navale della Storia umana: oltre 9100 morti. Stiamo parlando della Wilhelm Gustloff, nave passeggeri tedesca silurata da un sottomarino russo esattamente settantasei anni fa, il 30 gennaio 1945.

La Gustloff era stata costruita nel 1937 come nave passeggeri con compiti lavorativi. Era infatti il fiore all’occhiello dell’organizzazione dei lavoratori della Germania Nazista. Il nome “Wilhelm Gustloff” era in onore dell’omonimo leader nazista morto assassinato l’anno precedente. Lussuosa e sfarzosa, la nave aveva indubbiamente un altissimo valore simbolico per la Germania di Hitler.
Quando scoppiò la Seconda Guerra Mondiale, la Gustloff iniziò a venire utilizzata come ospedale al servizio della Kriegsmarine (la Marina Militare tedesca) e anche come mezzo di evacuazione per soldati, vista la sua enorme capienza.
Il 30 gennaio 1945 l’esercito tedesco situato nell’attuale Nord della Polonia venne accerchiato da quello dell’Unione Sovietica. La Gustloff e altre navi vennero chiamate per poter far evacuare dei rifugiati, sia soldati che civili. Al termine dell’operazione due milioni di persone vennero messe in salvo, di cui 10 582 sulla Gustloff. Di questi quasi 9000 erano rifugiati (di cui 4000 bambini), gli altri erano ufficiali, soldati feriti e membri dell’equipaggio.
La nave salpò da Gotenhafen (l’attuale Gdynia, in Polonia) addentrandosi nel Mar Baltico. Il mare era agitato e la temperatura era di dieci gradi sotto lo zero. Dopo neanche dieci ore di navigazione, il sottomarino sovietico S-13, capitanato da Aleksandr Ivanovic Marinesco, raggiunse la Gustloff e sparò quattro siluri contro l’imponente nave tedesca. Tre dei siluri colpirono lo scafo a prua, nella zona della piscina e nella zona motori. Quest’ultimo si rivelò fatale per la nave, che affondò in 70 minuti. Morirono più di 9100 persone, mentre si salvarono solamente in 1300 circa. Mai un disastro navale portò con sé un tale numero di vittime.
Nonostante ciò, questo affondamento è conosciuto molto poco. I motivi sono due: innanzitutto, Hitler non voleva che si diffondesse tra i tedeschi una notizia di una tale strage, che avrebbe ancor di più allarmato un popolo già timoroso a causa dell’andamento negativo della guerra. Dal canto loro gli Alleati, che appena finita la guerra avevano scoperto i terribili e atroci crimini compiuti dai tedeschi (tra cui la Shoah) non avevano intenzione di parlare di stragi compiute a danno dei tedeschi. Così la Gustloff cadde nel dimenticatoio.
Eppure non dobbiamo mai dimenticare gli orrori della Storia, che, ricordiamocelo sempre, è maestra di vita. Se si pensa a tragedie navali che coinvolgono l’Italia, probabilmente ne vengono istintivamente in mente due, una ben precedente alla Gustloff, quella del Sirio, e l’altra invece recentissima, quella della Costa Concordia.
Il Sirio era un piroscafo su cui, nel 1906, erano saliti degli Italiani per dirigersi in Sud America in cerca di lavoro. Al largo della Spagna si scontrò con alcuni scogli e affondò, portando con sé circa cinquecento vittime. Non per nulla è definito da molti “il Titanic degli Italiani”.

La nave da crociera “Costa Concordia” invece probabilmente ce la ricordiamo tutti, poichè affondò il 13 gennaio del 2012 dopo aver urtato degli scogli al largo dell’Isola del Giglio. Degli oltre quattromila passeggeri, ne morirono trentadue e centodieci furono i feriti. Il comandante Schettino, responsabile del disastro e tra i primi ad abbandonare la nave (quando avrebbe dovuto essere l’ultimo), venne condannato a sedici anni di reclusione.
Questi naufragi sono molto più simili al Titanic che alla Gustloff. Perchè? Per la causa dell’affondamento. Il Sirio e la Costa Concordia colarono a picco dopo aver urtato degli scogli, mentre il Titanic dopo una collisione con un iceberg. Questi incidenti sono evitabili, ma a volte purtroppo accadono ancora oggi. Per prevenirli bisogna accertarsi innanzitutto della sicurezza della nave, che le misure di sicurezza (giubbotti salvagente, scialuppe di salvataggio…) siano accessibili a tutti i passeggeri e membri dell’equipaggio e che il comandante sia abile ed esperto.
La tragedia della Gustloff ha avuto invece causa umana, non naturale. La guerra è infatti causa di tantissimi disastri navali. Siluri, mine, sabotaggi, bombardamenti aerei o navali possono distruggere e far colare a picco le navi, sia militari sia, come nel caso della Gustloff, trasportanti passeggeri civili. Per evitare questo tipo di affondamenti non c’è bisogno di tante precauzioni, ma solamente di un gesto a prima vista semplice, ma a quanto pare difficile per molti: evitare la guerra. Guerra che è causa unicamente di morte e distruzione, e la Gustloff ne è solo un esempio tra migliaia. Impariamo dagli errori della Storia per poter costruire un futuro felice e sereno.