Finalmente gli ipogei del Colosseo, i sotterranei, noi oggi li definiremmo i “dietro le quinte”, il ‘backstage’, dopo ben 55 mila ore e 7 mila giornate di lavori, aprono al pubblico. Sono un vero e proprio labirinto di 160 metri, composti da 15 corridoi in cui, nell’epoca romana, si preparavano gli spettacoli dell’anfiteatro Flavio. La superficie complessiva è di quindicimila metri e qui, un tempo, c’erano le stanze dei gladiatori, le gabbie per le belve feroci e macchinari di ogni genere.

Tutto ciò è avvenuto mediante un intervento di restauro, iniziato nel 2018 e durato due anni, reso possibile grazie al gruppo Tod’s, diretto da Diego Della Valle. La direttrice del parco archeologico, Alfonsina Russo, esprime così la sua gioia: “Un lavoro molto complesso, i cui risultati sono ancora in corso di studio, testimoniano tutto ciò che avvenne sotto alla grande arena dell’Anfiteatro, dalla sua inaugurazione nell’80 d.C. fino all’ultimo spettacolo nel 523”.
“Oggi presentiamo un esempio di buone pratiche e di come il rapporto pubblico-privato possa dare buoni frutti. I lavori hanno riguardato mezzo ettaro di ipogei, 15 mila metri quadri di superfici, con 81 operatori impegnati quotidianamente con tante professionalità tra architetti, archeologi, fisici, topografi e operai, che hanno lavorato un totale di 55mila ore, ovvero 7 mila giornate lavorative”, continua la direttrice Russo.
“Con le risorse di Tod’s sono stati finanziati il restauro degli ipogei, l’esterno e il centro servizi; con le risorse pubbliche completeremo entro il 2023 l’arena e così il Colosseo tornerà come era prima della fine dell’Ottocento, un luogo che si potrà ammirare dal centro in tutto il suo splendore, mentre gli ipogei saranno visitati nei sotterranei. Sarà veramente un miglioramento e una qualificazione ulteriore della visita al Colosseo” le parole del ministro della Cultura Dario Franceschini. Il direttore di Tod’s, Della Valle, commenta così: “Dopo la copertura, verrà realizzato anche il centro accoglienza per i turisti, predisposto per un accesso più agevole al monumento anche per le persone con disabilità. Allora avremo veramente finito quello che avevamo in testa”.

Possiamo dire con certezza che, da ora in poi, il grande anfiteatro, una delle meraviglie del mondo moderno, sarà ancora più maestoso e affascinante.