Iran: continuano anche nello sport le proteste per Mahsa Amini

L’atleta iraniana Elnaz Rekabi ha partecipato senza lo hijab ai recenti campionati asiatici della Federazione internazionale di arrampicata a Seul, creando malumori e proteste in patria.

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Elnaz Rekabi mentre si arrampica nei campionati in Sud Corea

Secondo la legge iraniana, le donne atlete che portano il nome del loro paese, durante le competizioni sportive sono costrette ad indossare lo hijab e la regola non vale solo per le gare disputate all’interno dello stato, ma anche al di fuori.

L’atleta Elnaz Rekabi si oppone a questa legge e in segno di protesta per le violenze subite dalle donne in Iran non ha indossato il velo durante una sua gara in Sud Corea, a Seul.

I funzionari governativi di Theran, come punizione, le hanno demolito la casa. Elnaz Rekabi è la prima donna iraniana a prendere parte a questa competizione, l’arrampicata, senza lo hijab e lo ha fatto per ricordare la morte della giovane 22enne Mahsa Amini, uccisa poiché non aveva indossato correttamente il velo.

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