Audrey Hepburn: un’icona senza tempo

A 28 anni dalla morte di questa grande attrice che rimane inevitabilmente nota per la sua eleganza e raffinatezza ancora oggi, forse pochi sanno la storia che si nasconde dietro quell’amabile volto.

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Audrey Hepburn: più di un'icona immortale
Tempo di lettura articolo: 4 minuti

Audrey Kathleen Ruston Hepburn nasce a Bruxelles, il 4 maggio 1929. La sua difficile infanzia è segnata dall’abbandono del padre e da una dura sopravvivenza sotto l’occupazione del regime nazista, per questo si rifugerà in Olanda

Dall’età di cinque anni ha praticato danza e il suo sogno è stato sempre quello di diventare una prima ballerina. Con l’arrivo della guerra, sia per le difficoltà economiche sia per la malnutrizione (infatti soffriva la fame) Audrey deve abbandonare il mondo della danza, che però le regala una silhouette snella e una postura elegante, che le apriranno le porte di Hollywood.

Audrey Hepburn con Gregory Peck in “Vacanze Romane” (immagine presa da Radio Monte Carlo)

Passa a studiare teatro e infine cinema. Dopo pellicole minori, ecco che nel 1952 arriva sul grande schermo con “Vacanze Romane” del regista William Wyler.

Gregory Peck che interpreta il ruolo maschile principale nel film chiede che nei titoli il nome di Audrey fosse messo in risalto quanto il suo, perché rivela: «Sono abbastanza intelligente da capire che questa ragazza vincerà l’Oscar nel suo primo film e sembrerò uno sciocco se il suo nome non è in cima, insieme al mio». Infatti Peck non sbaglia, perché vincerà l’Oscar come migliore attrice protagonista. 

Era nata una stella capace di imporre uno stile nuovo e unico, molto diverso dall’epoca, che era dominato dall’essenza di femminilità di Marilyn Monroe.

Audrey Hepburn nell’abito di Givenchy (immagine presa da Pinterest)

Nel 1954 esce “Sabrina”, una commedia romantica, e il guardaroba della Hepburn viene affidato a Hubert de Givenchy. Questi due stringono un’amicizia che durerà per tutta la vita, lei diviene la sua musa e lui il suo sarto.

Indimenticabile l’abito che lo stilista le ha fatto per l’Academy, eletto dal Time Magazine miglior abito della storia indossato agli Oscar.

Nello stesso anno sposa l’attore e regista statunitense Mac Ferrel, da cui avrà il suo primo figlio Sean. 

Verso la metà degli anni Cinquanta, Audrey è ormai diventata una delle più grandi attrici di Hollywood e, grazie alla sua eleganza e semplicità nell’indossare i vestiti e renderli unici, diventa un’icona di stile.

Nel 1961 con l’indimenticabile film “Colazione da Tiffany” entrerà per sempre nella storia, avvolta da quel tubino nero, nei panni della protagonista Holly Golightly.

Infatti il cosiddetto “little black dress”, nato dall’intuizione della stilista Coco Chanel nel 1926, e ricreato da Givenchy per la Hepburn, sarà per sempre ricordato su di lei, che lo portava con la sua solita raffinatezza e semplicità, ma farà di quel vestito un vero e proprio caposaldo della moda.

L’attrice rivelava: «Sono un’introversa. Interpretare una ragazza estroversa è stata la cosa più difficile che io abbia mai fatto». La sua interpretazione e il suo stile sono stati impeccabili e questo ha reso il film così amato e speciale.

Audrey Hepburn in “Colazione da Tiffany” con l’iconico tubino nero (immagine presa da Pinterest)

Dopo il divorzio dal primo marito, si risposa nel 1969 con lo psichiatra italiano Andrea Dotti e l’hanno dopo nasce il suo secondo figlio, Luca Dotti.

Dopo molti altri film, decide di ritirarsi dalle scene e andare a vivere nella città che per prima le aveva dato tanta fama: Roma. Così si trasferisce per concentrarsi sulla famiglia.

A Roma è una vera e propria donna di casa, sa parlare bene l’italiano, ma non solo, ha molta conoscenza delle lingue, ma si sente una casalinga romana ed è amata da tutto il quartiere. “Sono italiana in tutto e per tutto ormai” diceva l’attrice.

Dopo aver divorziato dal medico italiano, nel 1988 diventa ambasciatrice dell’UNICEF e dedicherà il resto della sua vita al lavoro umanitario, ad aiutare bambini che, come era accaduto a lei, vivevano in uno stato di guerra o di fame.

Nascondeva la sua realtà sentimentale dietro quel sorriso luminoso e quegli occhi da cerbiatto che hanno conquistato tutto il mondo. Si è spenta il 20 gennaio 1993 nella sua casa di Tolochenaz in Svizzera.

Dietro a quell’eleganza spontanea e a quello stile impeccabile c’era una donna con un cuore generoso, desiderosa di aiutare gli altri e di amare con il suo unico ed inconfondibile modo di essere.

E come lei stessa diceva:«L’eleganza è l’unica bellezza che non sfiorisce mai».

Audrey Hepburn (immagine presa da Amica)
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Ho quasi 15 anni e frequento il secondo anno del liceo classico “Alle Stimate”. Ho scelto il Classico come indirizzo perché sono sempre stata affascinata dalle materie umanistiche e sono interessata al loro studio perché credo che possa aprire diverse porte per il futuro. Sono una ragazza solare, socievole e determinata, infatti se mi metto una cosa in testa cerco in tutti i modi di ottenerla. Mi piace fare sport, per 12 anni ho fatto danza e adesso pratico tennis due volte alla settimana, e questa attività mi ha fatto essere molto competitiva più di quanto non lo fossi già, infatti cerco sempre di ottenere il miglior risultato impegnandomi al massimo. Nel mio tempo libero mi piace ascoltare la musica, mi rilassa molto, ascolto tutti i tipi di musica, non ne ho uno preferito. Amo stare in compagnia degli amici, con la mia famiglia o guardare serie tv o film. Finito il liceo vorrei continuare gli studi all'università di medicina e esaudire i miei sogni

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