Napoli, 27 gennaio 2021 – Dopo 40 anni dagli ultimi scavi, Francesco Sirano, direttore del Parco Archeologico di Ercolano, ha annunciato che proprio in questo luogo riprenderanno i lavori sul sottosuolo: la protagonista di questi nuovi lavori sarà l’Antica Spiaggia, lido della città romana, che era stata già parzialmente esplorata negli anni ‘80, quando venne portata alla luce la parte di Ercolano che affacciava sul mare.
«Le straordinarie scoperte qui avvenute a partire dal 1980 suscitarono clamore internazionale e diedero il via ad una serie di studi settoriali di grande interesse. Riprendiamo la ricerca sul terreno con rinnovata consapevolezza della complessità del sito e, grazie ad un approccio multidisciplinare, ci aspettiamo ulteriori e solidi approfondimenti» ha detto Sirano.
L’intervento sarà condotto da un team di esperti del Parco Archeologico di Ercolano, dal Ministero dei Beni Culturali e dall’Herculaneum Conservation Project, e la sua durata sarà di circa due anni e mezzo.
«Crediamo che questo sia il più genuino coronamento di un’attività iniziata oramai 40 anni fa – ha aggiunto il direttore – e avanzata con discontinuità e tra mille difficoltà che il nuovo parco archeologico è ora in grado di affrontare e risolvere con efficacia».
Che cosa prevede questo progetto?

I movimenti del terreno legati all’eruzione del Vesuvio, avvenuta nel 79 d.C., hanno spinto la spiaggia quattro metri sotto il livello del mare: questo fenomeno ha complicato il compito degli archeologi e, inoltre, ha creato problemi di regimentazione delle acque. Tuttavia, gli specialisti dell’Herculaneum Conservation Project, tra il 2007 e il 2010, sono riusciti a portare alla luce la parte orientale della spiaggia.
Le attività di scavo consentiranno di raggiungere anche nel lato occidentale il livello della spiaggia che c’era al momento dell’eruzione. Lo scopo principale di questo progetto è quello di valorizzare l’antico litorale, riportando materiale sabbioso appositamente studiato per drenare l’acqua piovana, ripristinando le quote antiche e consentendo al pubblico di accedervi: infatti, è possibile passeggiare sul litorale antico con un percorso inedito. Questa passeggiata permetterà, inoltre, di raggiungere l’area dei cosiddetti “Nuovi Scavi” con la Villa dei Papiri, mettendo in connessione le due aree dell’antica Herculaneum da sempre separate dalla Via Mare.
Ercolano: origini, storia e curiosità
Ercolano, nota anche come Herculaneum, è un comune italiano di Napoli, capoluogo della Campania. Il suo nome è di origine latina, deriva da Hercules (Ercole) e significa “sacro, dedicato ad Ercole”. Infatti, secondo la leggenda, questa città è stata fondata proprio dall’eroe mitologico ed è stata danneggiata dal terremoto di Pompei nel 62 d.C. e successivamente distrutta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C.
La scoperta di Ercolano è alquanto particolare: si narra, infatti, che nel 1709, durante i lavori di costruzione di un pozzo, un contadino si imbatté in alcuni pezzi di marmo, che formavano il teatro dell’antica Ercolano; dei primi scavi, tramite cunicoli sotterranei, furono condotti per volere del principe Emanuele Maurizio d’Elbeuf.

Tra i monumenti più importanti da vedere in questa città ci sono le Ville Vesuviane, tra cui Villa dei Papiri e Villa Capolieto, la Reggia dei Portici, il Museo Archeologico di Ercolano (MAV) e il Parco Archeologico di Ercolano.
Quest’ultimo conta circa 350.000 turisti l’anno: infatti nel 2014 è diventato il quattordicesimo monumento più visitato d’Italia, grazie al gran numero di presenze registrate. Nel 2015 il numero è aumentato, raggiungendo circa 400.000 visitatori.
Recentemente è stato realizzato il nuovo accesso agli scavi, con una vasta area adiacente che comprende un parcheggio interrato, un’area verde e diversi punti di ristoro e di vendita di souvenirs. Oltre alla parte archeologica di questa città, è possibile visitare il padiglione della barca di Ercolano, ritrovata sull’antico litorale della città.

Un monumento importante situato all’interno dell’antica città è il Teatro romano di Ercolano: si tratta del primo edificio ad essere stato scoperto tra tutti i paesi distrutti dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C.
L’accesso ad esso è consentito esclusivamente per finalità scientifiche e di studio e solo se le condizioni del sottosuolo lo permettono.
Ad oggi Ercolano è diventata una nota meta turistica, grazie alle sue numerose bellezze e alla sua storia: insieme a Pompei e Oplontis, costituisce uno dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.