Ogni anno tanti ragazzi si trovano di fronte ad una delle scelte più importanti della loro adolescenza. Non è facile all’età di quattordici anni decidere la propria scuola superiore. Ci si “guarda allo specchio” e si scopre che, nella maggior parte dei casi, non ci si conosce abbastanza.
Chiunque in quel momento si è chiesto: Che scuola posso fare? In cosa sono portato? Cosa mi piace approfondire e studiare? Alcuni hanno trovato la risposta quasi subito; per altri, invece, è stato difficile e hanno avuto bisogno di svariate esperienze (anche negative) per comprendere quale fosse la strada migliore da imboccare.
Questo vuole essere un incoraggiamento a tutti coloro che a breve devono intraprendere questa scelta. È necessario essere se stessi: non imbrogliarsi ma guardarsi dentro, poiché la verità dimora nella nostra interiorità. Sant’Agostino diceva: «Rientra in te stesso» che non è altro che il γνῶθι σαυτόν socratico.

Fondamentale è mettere da parte la paura di non riuscire a farcela. Ogni viaggio trova sempre una sua meta finale. Alcuni itinerari ci conducono in breve tempo a ciò che ci aspettavamo, mentre altri ci aprono ad altre strade ed esperienze inedite e non previste. Nel bene e nel male, ciò che viviamo ci fa crescere, maturare ed in qualche misura ci fortifica pure.
Facilmente diventiamo i nostri peggiori nemici, ma in questi momenti delicati, come la scelta della scuola superiore, è necessario non vestirsi dei panni del giudice più crudele. Ascoltatevi per provare a capire chi siete, chi vorreste diventare e quali obiettivi vi siete prefissati di raggiungere. Non è facile mettersi a nudo con le proprie insicurezze e fragilità, ma è fondamentale per non errare.
Partenone (Grecia) Colosseo (Roma)
Per chi è consigliato il liceo classico?
Il liceo classico è noto per essere un indirizzo che presuppone molte ore di studio, ricerche, approfondimenti. Vengono richiesti disciplina e impegno, a volte sacrifici, soprattutto però amore per il sapere. Il liceo classico insegna un metodo di pensiero ed una certa flessibilità mentale, che si possono sfruttare nella realtà quotidiana, ma anche nel mondo del lavoro.
Il ginnasio (primo biennio) rappresenta un momento di passaggio, in cui si acquisiscono i mezzi indispensabili e la chiave per aprire le porte del liceo. Il triennio (secondo biennio e quinto anno) incarna una realtà nuova, fatta di grandi aspettative e arricchimento. Si imparerà ad amare la lettura ed a nutrire la voglia di conoscere sempre di più, condividendo le proprie scoperte.

Cosa si impara al liceo classico?
Il liceo classico permette di avere una formazione a tutto tondo per rispondere alle esigenze della contemporaneità. È una scuola che abitua all’“insaziabilità della conoscenza”, aiuta ad avere un buon metodo di studio ed i mezzi adatti per frequentare qualsiasi università. Inoltre, si cura di formare spirito critico, regalando la sicurezza per declamare il proprio pensiero anche dinanzi un vasto pubblico.
Si tratta di una scuola che permette di esprimere ciò che si ha dentro e quelle che sono le proprie passioni. Importante è capire che il liceo classico non studia un mondo morto (come si è soliti erroneamente a pensare) ma un mondo in continua maturazione ed evoluzione, che fonda le sue radici nei grandi pensatori antichi che sono alla base della nostra cultura.
Per capire chi siamo, dobbiamo scavare in quello che è il mondo passato.
San Tommaso diceva: «Siamo nani sulle spalle dei giganti» e non c’è frase più vera.
Infatti, chi mai comprenderebbe un mondo privo del sapere degli antichi? Senza Aristotele non si sarebbe arrivati al pensiero moderno; senza Cicerone la virtù dell’eloquenza non sarebbe divenuta l’arte contemporanea che siamo soliti chiamare public speaking; senza Copernico penseremmo ancora che la Terra si trovi al centro dell’universo e che sia centro di riferimento comune di ogni pianeta. Oppure pensiamo ad un mondo privo del Sommo Poeta che ha aperto alla nostra mente la possibilità di immaginare un’aldilà fatto di Inferno, Purgatorio e Paradiso. Senza Eschilo la tragedia che cerca di dare risposte ai grandi interrogativi dell’essere umano non sarebbe mai venuta alla luce.
Insomma, stiamo citando grandi personaggi che hanno avuto un certo peso nella loro epoca e che, volenti o nolenti, continuano ad influenzare la realtà moderna in maniera perpetua. Autori con una delicatezza e sensibilità palpabile, che trattano le tematiche più elevate ed eterne.
Il liceo classico permette non solo di tratteggiare i contorni di quest’ultimi, ma anche di rispecchiarsi in essi. Lo studio di questo liceo ci concede di empatizzare con il pessimismo di Mimnermo, la fragilità del Petrarca, la pura razionalità di Galileo o la concretezza di Machiavelli.
Un viaggio all’insegna della bellezza della conoscenza della cultura arcaica per metterla a confronto con quella nuova. Si tratta di un itinerario culturale che parte dall’antichità per arrivare ai giorni nostri, mettendo in luce chi siamo e da chi discendiamo.
Il liceo classico permette di seguire le proprie passioni?
Questa è una domanda che molti ragazzi si pongono: “E’ effettivamente possibile frequentare un liceo classico, portando avanti anche uno sport?”
La risposta è: assolutamente sì.
Chiaramente è necessario organizzarsi per essere puntuali nelle scadenze richieste e mettere in conto alcuni sacrifici per raggiungere buoni risultati (come accade, d’altronde, anche per gli altri licei).
Fare un’attività sportiva, artistica o sociale, a qualsiasi livello, permette di liberare la mente dallo studio e dallo stress quotidiano e di condividere emozioni ed esperienze. Rappresenta un momento di sfogo che per i giovani è fondamentale ed a cui non sarebbe corretto rinunciare.
Qui sotto il video di presentazione del liceo classico della nostra scuola, Istituto Alle Stimate: