“Ferma assistenza a fornire assistenza diplomatica, finanziaria, umanitaria e militare all’Ucraina”, queste sono le parole che accomunano tutti i leader della conferenza G7 istituita per discutere delle trattative di pace e stabilità per i territori in guerra, in particolare per l’Ucraina.
Alla conferenza era presente, infatti, anche il presidente Zelensky, che ha ricevuto il sostegno corale e collettivo di tutti i membri del congresso e tramite i social ha poi fatto sapere: «Ogni decisione per la difesa dell’Ucraina avvicina la nostra vittoria. Ringrazio tutti i nostri partner e alleati per il loro supporto!».

All’incontro era presente anche la premier del governo italiano Giorgia Meloni, da sempre alleata di Zelensky, il quale l’ha ringraziata della sua presenza e il suo sostegno con queste parole: «Grazie, Giorgia Meloni, per la forza del tuo carattere che dà forza a tutti noi. Ringrazio il governo italiano, il Parlamento e tutti gli italiani che sostengono la protezione del nostro popolo».
Ha in seguito espresso gratitudine anche nei confronti del presidente statunitense Joe Biden che ha ribadito il supporto militare da parte dell’America nei confronti di Kiev e di tutta l’Ucraina.

I presenti erano: Fumio Kishida, primo ministro giapponese, Narendra Modi primo ministro dell’India, Lula De Silva presidente del Brasile, i capi di stato di Corea del Sud e Indonesia Suk-yeol e Widodo e il presidente delle Comore, Assoumani.
Questa mattina il presidente ucraino ha parlato – tra gli altri – con il premier canadese Trudeau, il presidente francese Macron, il presidente indonesiano Widodo. «La presenza del presidente ucraino al vertice del G7 a Hiroshima è «un modo per costruire la pace», ha detto ai giornalisti Macron.
Ursula Von der Leyen, presidente della Commissione europea commenta: «Nessuno vuole la pace più degli stessi ucraini. Ma una pace giusta, che non premia l’aggressore che ha invaso nel cuore della notte. Una pace giusta che punisca chi ha commesso crimini di guerra. Una pace giusta che rispetti i legittimi diritti dell’Ucraina, la sua sovranità e integrità territoriale. Una pace giusta coerente con i principi della Carta delle Nazioni Unite. Ecco perché l’Ucraina si sta difendendo. Ed è per questo che aiutiamo l’Ucraina a difendersi. Ed è per questo che sosteniamo gli sforzi del presidente Zelensky nella sua formula di pace».

Inoltre vi è stato un proficuo incontro tra Biden e Zelensky che ha funto da conferma per l’Ucraina: gli Stati Uniti infatti proseguiranno con l’invio di armi sul suolo ucraino per sostenere un conflitto che ormai sembra non vedere una fine. Inoltre Biden ha annunciato l’invio di altri 375 miliardi di dollari di aiuti militari all’Ucraina, volti a «costruire la capacità a lungo termine dell’Ucraina di difendersi dall’aggressione russa e di scoraggiarla».
Infine il vertice di Hiroshima si conclude come lo si era iniziato, ovvero con la conferma del sostegno a Zelensky. Il padrone di casa Fumio Kishida ha infatti espresso: «il suo sincero rispetto per il coraggio e la conservazione del popolo ucraino che ha resistito all’aggressione della Russia contro l’Ucraina e ha superato il rigido inverno».